L'dea

Vi presentiamo oggi un progetto al quale abbiamo avuto l'onore di partecipare e di cui siamo molto orgogliosi, un brevetto di origine tutta molisana, innovativo e versatile: CONDOart.

CONDOart è un progetto pionieristico di rigenerazione architettonica e fusione della stessa con il linguaggio delle arti visive; possiamo difatti osservare che la parola stessa è l'unione dei termini "Condominio" e "Arte".

Com'è nata

L’idea di realizzare “condomini-opere d’arte” è arrivata nel 2013, anno in cui Vittorio Morelli, imprenditore dalla spiccata sensibilità per il Bello e l'estetica e ideatore del brevetto, si reca a Londra per valutare un investimento immobiliare e si imbatte, quasi per caso, in una galleria d’arte: inizia così la sua passione per l’arte contemporanea e il suo percorso da collezionista. Nello stesso anno, a Barcellona, rimane impressionato dal dialogo estetico instaurato tra Casa Milà di Antoni Gaudí e un edificio contemporaneo a essa vicino, anche questo concepito in chiave artistica.

Questo “incontro” è stato, per Morelli, l’occasione per riflettere su come intervenire su un edificio di proprietà della sua società immobiliare che sorge in Corso Mazzini a Campobasso, capoluogo della regione molisana, precedentemente utilizzato come sede della direzione d’area regionale di Unicredit. 

“L’idea nasce dal voler fare convivere insieme immobiliare e arte”, spiega Vittorio Morelli. “Ho pensato che gli immobili non debbano essere concepiti solo come oggetti destinati all’esigenza abitativa, ma che debbano essere anche gradevoli all’esterno, trasformandoli così in vere e proprie opere d’arte di cui possa beneficiare l’intera comunità cittadina”.

L'illuminazione

Come sappiamo, nella realizzazione di tutte le opere architettoniche uno degli aspetti principali in grado di definire e contraddistinguere il compiuto è l'illuminazione. Illuminazione che, per integrare e completare il progetto, va studiata in funzione dell'obiettivo da raggiungere e ottenuta con prodotti e materiali di qualità, esteticamente validi ed efficienti.

Nella progettazione di CONDOart una sfida particolarmente complessa è stata proprio la realizzazione degli impianti elettrici e dell'illuminazione, lo studio e la ricerca della “luce” per come la intendeva l’architetto Di Cristofaro: progettare un impianto in grado di garantire il corretto illuminamento degli ambienti senza alterare, al contrario, in grado di esaltare le architetture.

Questo è ciò che si è tenuto a mente in tutti e tre i temi portanti del progetto:

La FACCIATA

Caratterizzata da uno storico effetto "squadrato", è stata stravolta dall'artista grazie all'inserimento di una teoria di onde che richiama la forma del DNA umano, una spirale fatta di mattoncini; si è deciso qui di inserire specifici faretti da esterni posizionati in modo da non essere visibili ad occhio nudo ma la cui luce dona la giusta attenzione all'opera d'arte in tutte le ore del giorno

L'ANDRONE

Per questo ambiente l'obiettivo era dare all’inquilino la sensazione di vivere un' “esperienza", un’emozione che si rinnova ogni volta che viene percorso. Il pavimento, le pareti ed il soffitto, anch'essi pensati come tele su cui l'artista si è espresso, avvolgono la persona che lo attraversa. La luce, in questo caso, è inserita in modo tale da sottolineare, enfatizzare specifici segni e guida il visitatore nei meandri dell'opera;

I CORRIDOI

Sono stati interpretati come luogo dove l’arte è elemento di raccordo tra le varie unità abitative. La progettazione di questi ambienti si è misurata nello studio spinto delle immagini riportate su un lato dei corridoi a formare dei punti focali e d’interesse e nella ricerca di un’illuminazione altrettanto accattivante, sviluppatasi in tagli di luce asimmetrici a soffitto.

A partire dal calcolo illuminotecnico, Luce Più si è messo a disposizione anche nell'esecuzione di prove sperimentali in sito e nel supporto alla scelta accurata di corpi illuminanti che si è risolta in articoli all’avanguardia nella tecnologia LED, leader italiani di qualità, sostenibilità ed efficienza.

Il nostro lavoro è stato, soprattutto, quello di concretizzare l’idea del progettista e di garantire un risultato di qualità e che durasse nel tempo, di sviluppare e realizzare soluzioni lontane dai luoghi comuni, in armonia con l’architettura, la città e le persone.

Il merito di quest'opera va sicuramente al suo ideatore, Vittorio Morelli, nonché alla collaborazione con le tre figure fondamentali del progetto: l'amico d’infanzia e progettista di fiducia Arch. Jacopo Di Cristofaro, il fidato progettista di strutture e impianti tecnologici Ing. Alessandro Rizzo ed, infine ma non per importanza, Elio Cavone, l'artista contemporaneo che ha donato all'opera la sua creatività.

Cogliamo l'occasione della pubblicazione di questo articolo per ringraziarli per averci offerto la possibilità di partecipare ad un'opera così incredibile ed innovativa e di aver fatto affidamento sulla nostra professionalità. La realizzazione del CondoArt è stata ultimata nel 2020 ed il progetto è tutelato da Copyright internazionale.

Angela Colarusso

Anna Colarusso

Fonti:
https://www.artribune.com/progettazione/architettura/2021/01/campobasso-condoart-condominio-arte/
https://condoart.it/

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