OLED o LED: Amore o Odio?

Salve a tutti, in questo articolo vi parlerò della nuova famiglia di prodotti per l’illuminazione ideati dal lighting designer e inventore Thomas Emde insieme col suo team. Egli, nel 2013, ha infatti fondato il marchio OMLED, col quale, nel 2014, ha introdotto la prima famiglia di luci OLED al mondo, con prodotti per l’illuminazione di tutti i giorni. 

Per meglio comprendere i prodotti di cui parliamo, riassumo di seguito qualche concetto legato alla tecnologia OLED.

OLED sta per Organic Light Emitting Diode, vale a dire diodo organico a emissione di luce. Gli OLED sono dispositivi elettro-luminescenti organici, essi producono luce nel momento in cui sono attraversati da corrente elettrica e i materiali utilizzati sono costituiti da molecole basate sul carbonio (da qui il nome organico). 

Di norma, gli strati organici riescono ad emettere solo luce bianca, ma con l’aggiunta di alcuni composti elettrofosforescenti possono emettere luce rossa, verde o blu (RGB).

Ad oggi, gli OLED sono i dispositivi optoelettronici organici più studiati e dei quali esistono applicazioni commerciali per l’illuminazione e nei display.

Escludendo il supporto su cui vengono preparati – che può essere di vetro o plastica, ma anche metallico o di silicio – lo spessore di un dispositivo è inferiore a 0.5 micron, cioè meno di un centesimo dello spessore di un capello.

Caratteristica principale degli OLED è che possono avere una struttura che si configura su due dimensioni e con tutte le forme che si desiderano.

Con questo nuovo marchio, Emde si pone l’obiettivo di recuperare una luce più soffusa e piacevole per tutti, la quale col LED si stava perdendo. La luce degli OLED non abbaglia, non brucia ed è una soluzione alle esigenze odierne a proposito di efficienza energetica e sostenibilità.

La progettazione di questa nuova famiglia di prodotti ha visto Emde e il suo team concentrato sul ridurre al minimo indispensabile tutti i componenti, obiettivo comune era dare importanza alla luce stessa. Per questo la struttura di questi prodotti OLED è stata realizzata solo con vetro satinato e stampato, cosa che rende la luce ancora più morbida. 

Inoltre, è stato aggiunto il sensore touch per abbassare le luci e accenderle/spegnerle, il quale (insieme alla componente elettronica del driver) è integrato nella copertura in vetro della lampada. Facilità di sostituzione dei pannelli da non sottovalutare.

Un tipo di luce completamente nuovo e visionario, ne è un esempio la lampada a sospensione s5 insignita del prestigioso premio di livello mondiale Good Design Award 2014.

A primo impatto sembrerebbe che LED e OLED siano destinati, presto o tardi, a scontrarsi perché entrambi utilizzati nella realizzazione di prodotti per l’illuminazione. Eppure, come si evince dalle parole dello stesso Embde non è così: “il LED è una fonte luminosa puntiforme che può illuminare superfici a grande distanza. L'OLED, in quanto sorgente di luce a due dimensioni con un'eccellente resa cromatica, può essere impiegato in prossimità di persone ed è in grado di illuminare l'ambiente circostante senza abbagliare.”. Le due tecnologie sembrerebbero quindi complementari e anzi indispensabili l’una all’altra per creare una gamma di prodotti che allontani definitivamente dal mercato le vecchie lampadine. 

Anna Colarusso
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